31 maggio 2014

Scade l'obbligo di presentazione della dichiarazione annuale "F Gas" con aspetti "paradossali".

In ottemperanza al Regolamento Comunitario n. 842/2006, relativo all’acquisizione dei dati sulle emissioni di gas fluorurati in atmosfera, gli utilizzatori di impianti fissi di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore, sistemi di protezione antincendio, contenenti 3 kg o più di gas fluorurati devono presentare entro il 31 maggio 2014 al Ministero dell’Ambiente la “Dichiarazione f-gas” relativa al 2013.

Si tratta di una dichiarazione che deve contenere informazioni relative alla quantità di emissione in atmosfera di gas fluorurati relativi all’anno precedente. L’emissione in atmosfera del gas fluorurato solitamente succede al momento dell’eventuale rabbocco dell’impianto stesso.

La dichiarazione -anche se la Cna Veneto la ritiene una "assurdità"- va presentata anche in caso di emissione zero in atmosfera, cioè quando l’impianto non ha subito rabbocchi di gas nel corso del 2013.


Per quanto riguarda le tinto lavanderie civili ed industriali, a cui la presente è diretta, ricordiamo che le macchine da lavaggio (considerate impianti fissi) a secco a circuito chiuso hanno tutte un impianto di refrigerazione incorporato, anche se varia a seconda della tipologia. Solo ed esclusivamente a titolo di esempio ricordiamo che le macchine con una capacità di lavaggio fino a 15 kg di vestiario, solitamente contengono quantità inferiore a 3 kg di gas fluorurato. Pertanto la cosa migliore da farsi è quella di verificare tramite la documentazione tecnica ( libretto di istruzioni e caratteristiche costruttive) o attraverso le etichette applicate sul macchinario se l'impianto contiene ”f-gas” ed in che quantità. In caso di dubbio consigliamo di contattare il vostro manutentore o fornitore di fiducia.

Sul sito internet: http//www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/fgas/ sono dettagliate tutte le istruzioni e le modalità per fare la dichiarazione. Ricordiamo che la dichiarazione può essere fatta solo tramite collegamento telematico al sito internet su riportato. Nulla debbono presentare le Aziende o le persone fisiche che hanno attrezzature contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati.

Si ricorda che per i soggetti inadempimenti le sanzioni di omesso invio (benché solo amministrative) sono cospicue: vanno, infatti, da 1.000 a 10.000 Euro

SISTRI

Bene esclusione piccole imprese.

Adesso procedere verso il superamento dell’attuale modello

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’esclusione delle piccole imprese dal Sistri, da noi a lungo richiesta e ora finalmente ottenuta. Il decreto firmato dal Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti cancella l’assurda equiparazione negli adempimenti sui rifiuti tra un piccolo artigiano o commerciante e un’impresa di maggiori dimensioni. Adesso, però, occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese, in particolar modo quelle del trasporto e della gestione dei rifiuti”. Questo il commento a “caldo” di Carlo Zanin, Presidente regionale di Confartigianato Imprese Pulisecco alla notizia dell’emanazione del decreto ministeriale che prevede l'obbligo di adesione al Sistri solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti.

L’esclusione delle imprese di piccola dimensione dal sistema era un atto atteso, visto che lo stesso Ministero aveva riconosciuto la validità delle nostre ragioni. Il ministro Galletti ha saputo mantenere con coerenza l’impegno assunto con le rappresentanze delle Pmi.

Tuttavia – continua Zanin - non basta a far mutare il nostro giudizio profondamente negativo sulle attuali disposizioni del Sistri, in particolare per le aziende di autotrasporto, che hanno dimostrato troppe criticità ed inefficienze. Il sistema è scarsamente trasparente, ed è causa di pesanti e onerosi adempimenti per le imprese. Per questo auspichiamo nel prossimo incontro di poter affrontare una volta per tutte la questione Sistri nella sua interezza, a cominciare dall’esclusione anche per i piccoli trasportatori e i piccoli gestori.

In particolare, il Presidente Zanin, sottolinea il coraggio e la sensibilità mostrati dal Ministro dell’Ambiente Galletti che, proprio con Confartigianato, si era impegnato ad escludere artigiani e piccole imprese dall’applicazione di un sistema inutilmente complesso ed oneroso. “Ora – aggiunge – è necessario ‘rottamare’ definitivamente il Sistri che, in questi anni, solo in regione Veneto è costato a 40 mila aziende (il 60% delle quali sono aziende artigiane) tra produttrici di rifiuti e gestori (trasporto e smaltimento), quasi 18 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 50mila chiavette usb e quasi 9mila black box  a fronte di un sistema che non ha mai funzionato. 

F-gas scade il 31 maggio il termine per l'invio della dichiarazione

Dichiarazione sui gas fluorurati ad effetto serra

ex articolo 16 del DPR n. 34/2012

Modalità e contenuti della dichiarazione tramite applicativo Web.

Il prossimo 31 maggio scadrà, come ogni anno, il termine per inviare al Ministero dell’Ambiente, per il tramite dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA)  la dichiarazione sui gas fluorurati ad effetto serra di cui all’articolo 16, comma 1, del DPR n. 43/2012.

Si ricorda, per completezza, che sono soggetti all’obbligo di dichiarazione anche i possessori di impianti di refrigerazione (banchi frigo, celle frigorifere e simili), di condizionamento d’aria, di pompe di calore nonché di sistemi fissi di protezione antincendio installati in edifici pubblici e privati che abbiano almeno 3kg di gas fluorurati (f-gas). Tra essi sono ricompresi anche quelli connessi a molti impianti per pulitintolavanderia.

L’invio della dichiarazione può avvenire unicamente tramite il collegamento al seguente sito web: http://www.sinanet.isprambiente.it

Si precisa, inoltre, che diversamente dallo scorso anno in cui era sufficiente inviare i dati anagrafici dell’operatore (impresa, ente o cittadino proprietario) e quelli relativi all’impianto ed alla sua ubicazione, la dichiarazione di quest’anno prevede l’invio aggiuntivo di una serie di dati tecnici relativi ai quantitativi di f-gas immessi in atmosfera nel corso del 2013, sulla base del registro d’impianto, sempre a cura dell’operatore e fatte salve deleghe formali di quest’ultimo al manutentore (in questo caso tale obbligo incomberà su tale ultima figura).

Si ricorda che per i soggetti inadempimenti le sanzioni di omesso invio (benché solo amministrative) sono cospicue: vanno, infatti, da 1.000 a 10.000 Euro.
La suddetta dichiarazione di immissione di gas in atmosfera, va necessariamente fatta anche nel caso di “emissioni zero, cioè quando l’impianto non abbia subito alcun rabbocco di gas nel corso del 2013 e quindi non via sia stata alcuna emissione in atmosfera di f-gas.

Si tratta di una situazione paradossale che Confartigianato avversa fortemente, sostanziando un classico esempio di “mostruosità burocratica” gravante sulle imprese.

Confartigianato ha richiesto alla competente Direzione del Ministero dell’Ambiente lo stralcio dell’obbligo di invio della succitata “dichiarazione di emissioni zero”, rappresentando anche l’esigenza di alzare la soglia dimensionale degli impianti soggetti a dichiarazione, analogamente ad alcuni paesi dell’UE, al fine di ridurre la platea degli obbligati, migliorare la significatività dei dati trasmessi e diminuire il carico burocratico.
A seguito di un recente incontro coi funzionari ISPRA incaricati di gestire la piattaforma internet per l’invio delle dichiarazioni di cui all’articolo 16 del DPR n.43/2012, è emersa la possibilità di attivare un sistema di invio massivo delle dichiarazioni, tramite le Associazioni territoriali e le relative società di servizio. Tale modalità, ancorché ancora in fase di implementazione, faciliterà il rispetto degli obblighi normativi in capo, in particolare, alle micro imprese ed ai lavoratori autonomi associati.
ISPRA ha infine anticipato il termine per invio delle dichiarazioni (attualmente l’applicativo web è già operativo), allo scopo di scongiurare picchi in prossimità della scadenza del 31 maggio e quindi rischi di blocchi, come lo scorso anno.

Il 28 marzo 2014 a Vicenza (CNA) si parlerà del settore

Alle ore 20.00 del 28 marzo 2014, presso la sede della Cna di Vicenza in via Zampieri, la Categoria delle Tintolavanderie è convocata per discutere della "responsabilità tecnica, della qualità del servizio e della sicurezza nel trattamento dei capi di abbigliamento".
L'Ordine del giorno della serata è così programmato:
20,00 saluto della Presidente Provinciale dell'Unione - Antonietta Campesato;
20.10 L'obbligo di designazione del Responsabile Tecnico entro il 28 luglio 2014 (a cura del Segretario Regionale dell'Unione, Sergio Barsacchi);
20.40 La gestione del contenzioso (a cura dell'Avvocato Paolo Malaguti);
21.20 Analisi delle problematiche del settore con focalizzazione degli aspetti positivi con l'inserimento di una figura tecnica in Azienda (a cura di Maurzio Degli Agostini).-
Consulenti e Tecnici

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Uffici Legali

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Avvocati:

Avv. Andrea Galtarossa

andrea.galtarossa@ordineavvocatipadova.it

Legale Luca Bandiera

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Laboratori di analisi tessili

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Ritex - Laboratorio Ricerca e Analisi Tessili (Vicenza - Veneto)
www.labritex.com
Istituto Buzzi (Prato Toscana)
www.itisbuzzi.it
Laboratorio Analisi e Controllo Qualità - I.T.I.S. "Q. Sella"
www.itis.biella.it/labs/
Centro Tessile Serico, Società Consortile (Como - Lombardia)
www.textilecomo.com
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