Tinto-lavanderie: anche la Regione Puglia regolamenta i criteri per l'esercizio dell'attività

Sul BURP. N. 78 del 7/6/2013 è stato pubblicato il Regolamento Regionale n. 13 del 30/05/2013 avente per oggetto: "Legge 22 febbraio 2006, n.84 "Disciplina dell'attività professionale di tinto-lavanderia" - Criteri per l'esercizio dell'attività.

Le norme, oggetto del regolamento, hanno recepito proposte ed approfondimenti delle associazioni di categorie che, più volte hanno evidenziato la necessità di precise indicazioni regionali, al fine di rimuovere lo stato di incertezza del quadro normativo e per la piena tutela e garanzia dell'attività.
L'attività professionale delle tinto-lavanderie è regolamentata dalla L. n. 84/2006, successivamente modificata dal D.L.gs. n. 59/2010 e dal D.Lgs. n. 147/2012. Sull'argomento, nel tempo, sono intervenuti circolari e risoluzioni ministeriali che hanno dato chiarimenti, delucidazioni per la piena applicabilità delle disposizioni in materia, anche in assenza di specifiche normative regionali, previste dalla norma statale.
Il Regolamento regionale ha inteso colmare detta lacuna e stabilisce le norme, previste dall'art. 3, c. 1 della L. n. 84/2006, volte a favorire lo sviluppo economico e professionale del settore, definisce i criteri per l'esercizio delle funzioni amministrative dei comuni, le norme sanzionatrici e di vigilanza, nonché la disciplina della fase transitoria.
L'attività, in qualunque forma e a qualsiasi titolo esercitata è subordinata a Segnalazione Certificata Inizio Attività, (S.C.I.A), di cui all'articolo 19 della L.n. 241/90 da presentare da parte del responsabile tecnico al Comune nel cui territorio opera l'esercizio, per il tramite dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) secondo la normativa vigente in materia.
Presso ogni impresa dove viene esercitata l'attività di tinto-lavanderia deve essere designato, nella persona del titolare, di un socio partecipante al lavoro, di un collaboratore familiare, di un dipendente o di un addetto all'impresa, almeno un responsabile tecnico in possesso dell'idoneità professionale ai sensi dell'art.2 della L.n.84/2006. Il responsabile tecnico sovrintende l'attività professionale di tinto-lavanderia e garantisce la propria presenza durante lo svolgimento delle attività.
La figura del responsabile tecnico non si applica alle tinto-lavanderie c.d. self-service o a gettone, in quanto l'art. 17, c. 1 lett. b) del D.L.gs. n.147/2012 ha esteso anche a tale tipologia di attività, la disciplina prevista per le tinto-lavanderie a lavorazione manuale e/o meccanica, con esclusione della figura del responsabile tecnico.
Le imprese di lavanderia self service, pertanto, non possono essere iscritte all'Albo Imprese Artigiane di cui all'art. 13 della L.R. n.6/2005.
Il Comune esercita le funzioni di vigilanza e controllo in ordine al rispetto dei requisiti per l'esercizio dell'attività, fatte salve le competenze delle autorità preposte ai controlli sanitari ed ambientali ed accerta, in particolare, il possesso dell'abilitazione professionale da parte del soggetto indicato come responsabile tecnico.
Si richiama, in particolare, l'attenzione sull'art.6 del Reg.Reg. con cui viene data attuazione alla previsione di cui all'art. 6 della L. n. 84/2006, prevedendo che, in sede di prima applicazione, le imprese che esercitano l'attività di tinto-lavanderia alla data di entrata in vigore del regolamento regionale segnalano entro due anni il nominativo del responsabile tecnico. Decorso inutilmente il suddetto termine, il Comune, previa diffida, sospende l'attività dando un termine per la regolarizzazione, in mancanza della quale è disposta la cessazione dell'attività dandone comunicazione agli organismi competenti.
Da ultimo si fa presente che, con provvedimento della Giunta Regionale, verranno approvati i contenuti tecnico-culturali dei programmi e dei corsi per il conseguimento dell'idoneità professionale e saranno individuati i diplomi abilitanti all'esercizio.

Accise agevolata per la fornitura di gas naturali

Il provvediemnto valido anche per le Pulitintolavanderie

Le forniture di gas naturale sono soggette all’imposta di consumo erariale (accisa), con l’applicazione delle aliquote previste all’allegato I del D.Lgs. 26/10/1995 n. 504
Sono però previste alcune agevolazioni di legge. Tra i soggetti aventi diritto alle accise agevolate figurano anche Imprese industriali ed artigiani con produzione di beni e servizi.
Tutti i consumi effettuati nell’esercizio della propria attività, compreso il riscaldamento degli ambienti di lavoro, magazzini, delle sale da esposizione, la produzione di acqua calda, le mense, l’abitazione del custode, hanno
diritto alle accise agevolate a patto che l’uso avvenga all’interno del perimetro dello stabilimento
dove è svolta l’attività di produzione.
NON HA DIRITTO ALLE AGEVOLAZIONI:
• Il gas utilizzato ad uso domestico all’interno della recinzione dove è svolta l’attività e che risultano essere dimora del proprietario
• Il gas utilizzato nel locali posti al di fuori dei siti di produzione o servizio;
• Il riscaldamento degli uffici, magazzini, depositi e per la produzione di acqua calda presso la sede dell’imprese che svolgono l’attività produttiva all’esterno delle loro sedi o dei loro stabilimenti;
• Non hanno diritto alle agevolazioni gli usi promiscui (ad es. artigiano con laboratorio e abitazione annessa).

Per poter godere delle aliquote ridotte, il cliente deve predisporre la modulistica richiesta dal fornitore che di norma è:

• Istanza firmata dal sottoscrittore
• Autolettura del misuratore nel giorno di presentazione dell’istanza
• Certificato C.C.I.A.A. (non anteriore a 3 mesi)
• Copia fotostatica del documento di identità VALIDO del sottoscrittore.

Direttiva Regione Veneto per la presentazione di progetti formativi per Responsabile tecnico di tintolavanderia

Presentazione progetti formativi - Triennio 2013 - 2015

Con il provvedimento n. 2104 del 17 ottobre 2012 la Giunta Regionale del Veneto ha stabilito l’apertura dei termini per la presentazione di progetti formativi per il conseguimento dell’idoneità professionale per Responsabile tecnico di tintolavanderia, ai sensi dell’ordinamento vigente. 

I soggetti ammessi alla presentazione dei progetti, i requisiti di ammissibilità, le tipologie progettuali, le procedure ed i criteri di valutazione, i termini d’avvio e conclusione, sono esposti nella Direttiva per la presentazione di progetti formativi, Allegato B) alla Delibera di approvazione (DECRETO N. 179 DEL 19 MAR 2013).

la modulistica contenuta riguarda:
- Domanda di ammissione al riconoscimento – Allegato A;
- Formulario di candidatura – Allegato B;
- Guida alla progettazione – Allegato C;
- Linee Guida Esami – Allegato D;
- Modulistica Esami – Allegato D1;

Modulistica completa

Incontri con la Categoria nel mese di marzo 2013

Dopo i due incontri "regionali" promossi dalle Associazioni dell'Artigianato (Confartigianato e Cna del Veneto) svoltisi a Dicembre 2012 e Gennaio 2013, la Categoria associata alla Cna chiede di poter avere maggiorni informazioni e dettagli anche attraverso riunioni territoriali. A tal fine, nel mese di marzo 2013, si svolgeranno assemblee nei giorni 13 (a Rovigo), 21 (a Belluno) e 26 (a Padova)
Consulenti e Tecnici

Consulenti e Tecnici

Studio Frasson A.F. Consulting snc

Consulenza di Direzione e Supporto Certificazione

Sistemi di Gestione per la qualità

www.studiofrasson.it

Uffici Legali

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Avvocati:

Avv. Andrea Galtarossa

andrea.galtarossa@ordineavvocatipadova.it

Legale Luca Bandiera

lucabandiera@pec.ordineavvocatitreviso.it

Laboratori di analisi tessili

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Ritex - Laboratorio Ricerca e Analisi Tessili (Vicenza - Veneto)
www.labritex.com
Istituto Buzzi (Prato Toscana)
www.itisbuzzi.it
Laboratorio Analisi e Controllo Qualità - I.T.I.S. "Q. Sella"
www.itis.biella.it/labs/
Centro Tessile Serico, Società Consortile (Como - Lombardia)
www.textilecomo.com
Lanartex srl – Laboratorio analisi e perizie su tessuti, pellami, accessori metallici, acque reflue (Montemurlo - Toscana)
www.lanartex.it